Mentre la Grande Mela guarda con preoccupazione l’esodo di numerosi stilisti che hanno disertato dalle passerelle del suo Fashion System preferendo le capitali europee, Milano si è preparata per la gloriosa apertura di Moda Donna Fall/Winter 2020/2021 che si è tenuto fino a ieri, 24 febbraio.

188 appuntamenti e 56 sfilate.
Tra i debutti possiamo citare Vìen, e Gilberto Calzolari, mentre nomi affermati come Philip Plein e Moncler tornano a calcare la scena in una co-ed presentando donna e uomo insieme.

L’alta Moda Donna è iniziata con il Fashion Hub, ossia il progetto Roma dedicato allo scouting di talenti emergenti (un occhio di riguardo quest’anno è per il made in Italy, casa ospite dell’evento ma anche degli stilisti che vengono dall’Ungheria, l’Africa e la Cina.)

Grande attenzione è stata data al tema della sostenibilità, segno di un mondo che sta cambiando. Questo è stato realizzato attraverso l’uso di installazioni già utilizzate in mostre passate, la stessa moquette è stata realizzata in 100% materiale riciclato e utilizzando tinte naturali a base d’acqua.

La Camera Nazionale della Moda Italiana si è impegnata per tutta la durata degli eventi in calendario a non usare bottiglie in plastica incentivando la stampa, i buyer e i partecipanti all’uso di mezzi digitali oppure, laddove non possibile, stampare i materiali in carta 100% riciclata.

  E non a caso, la Commissione Europea ha dato via alla European Social Innovation Competition. Reimagine Fashion – changing behaviours for sustainable fashion E’ il tema sfida lanciato per il 2020 entro gli inizi di marzo per cambiare la propensione consumistica che ruota intorno al mondo della moda e alle abitudini delle persone abituate alla fast fashion (l’usa e getta di vestiti che restano dimenticati nell’armadio e il suo riciclo costante e di poca durabilità). Un montepremi di 50.000 euro previsti per un massimo di 3 vincitori per realizzare il suo progetto a emissione zero.